Riqualificazione urbana delle aree Kuwait a Napoli Est

Deposito Q8

In un settore urbano in cui coesistono depositi petroliferi e del gas, industrie dismesse o ancora attive, tessuti residenziali e centri commerciali, il progetto definisce una strategia progressiva di trasformazione insediativa, paesaggistica e ambientale

Localizzazione: Comune di Napoli, Municipalità 6 (Ponticelli, Barra, San Giovanni)

Promotore: Kuwait Raffinazione e Chimica S.p.A, Kuwait Petroleum S.p.A

Strumento urbanistico: Piano Urbanistico Attuativo (PUA)

Costo complessivo: da stabilire in fase di progettazione di dettaglio

Dati dimensionali: Superficie complessiva interessata dal progetto: circa 95 ha con una previsione complessiva di circa 290.000 mq di slp e un parco di 34 ettari. Aree di possibile immediato rilascio pari a 38 ha dismessi: 113.490 mq di slp di nuova edificazione, di cui 18.915 destinati alle residenze (scenario originario 83/17 previsto dal PRG, con possibile rimodulazione di percentuali ed anticipazione di diritti edificatori come previsto dal Disciplinare del Preliminare di PUA approvato nel mese di gennaio 2009)

Interventi previsti: residenza, servizi pregiati, attrezzature urbane e attività produttive leggere, nuova viabilità, parcheggi, impianti per la produzione energetica da energie rinnovabili

Progettista incaricato: Carlo Gasparrini (studio Gasparrini)

Gruppo di lavoro (studio Gasparrini): Carlo Gasparrini (coordinamento scientifico e progettuale_urbanistica, architettura e paesaggio); Massimo Lanzi e Eduardo Mignone (responsabili di progetto); Paola D’Onofrio, Mirella Fiore, Massimo Lanzi, Eduardo Mignone, Cinzia Panneri (coordinamento operativo); Mariangela Cimma, Marika Cirigliano, Gianluca Donadeo, Rosalba Giannoccaro, Danilo Nappo, Alessia Sannolo, Anna Terracciano, Valeria Sassanelli; Rodolfo Cipriani; invertimmagine.com (Marcello Parlati, Antonio Negrini), (collaboratori).

Consulenti specialistici: Maurizio Borin, fitodepurazione delle acque superficiali; CDS ingegneria s.n.c., impianti ed energia; Antonello De Luca, strutture; Ettore Cinque, fattibilità economico-finanziaria; Massimo Fagnano, gestione agronomica di aree inquinate; Massimo Greco, idraulica; IN.CO.SE.T. s.r.l., trasporti e infrastrutture, Riccardo Motti, botanica

Stato di avanzamento: Il progetto preliminare di PUA per le aree Q8 è stato approvato dal Dipartimento Pianificazione Urbanistica il 26 settembre 2011 ed è attualmente in fase di consegna il progetto definitivo di PUA.

Principali contenuti del progetto:

Le aree oggetto del PUA sono costituite dai comparti immobiliari di proprietà della Kuwait Petroleum Italia S.p.A. (Kupit) e della Kuwait Raffinazione e Chimica S.p.A. (KRC), società interamente controllata da Kupit, dislocati nell’ex area industriale ad est di Napoli, tra il Depuratore di Napoli est e la Darsena petroli del golfo di Napoli.

Esse costituiscono, per la loro dimensione e per la loro localizzazione baricentrica, il motore del complesso processo di riqualificazione di un complesso processo di trasformazione che interessa un settore urbano di oltre 400 ettari compreso nell’Ambito 13 (“Ex Raffineria”) individuato dal nuovo PRG.

Attraverso la creazione di due sistemi distinti ma interrelati – un parco di scala urbana e territoriale (34 ettari), ramificato in tutta l’area d’intervento, e insediamenti urbani integrati (circa 290.000 mq di slp) destinati a residenza, servizi pregiati, attrezzature urbane e attività produttive leggere – viene affidato agli spazi aperti e alla loro qualità un ruolo centrale nella rigenerazione ecologica e ambientale di questa parte di città.

Il PUA persegue obiettivi di elevata sostenibilità ambientale. Combina infatti in modo virtuoso bonifica dei suoli inquinati e trasformazione urbana nel tempo, puntando ad una ricostruzione del paesaggio strutturata sui seguenti aspetti:

  • La progettazione delle strade e degli spazi aperti come strumento qualificante di costruzione progressiva del parco e di indirizzo della ristrutturazione urbanistica. Le strade sono il telaio del sistema degli spazi aperti e del parco, portatrici di modi e forme del disegno di suolo nonchè componenti generatrici delle regole edificatorie, chiamate a interpretare il rapporto con il parco, le grandi infrastrutture e le principali risorse paesaggistico-ambientali che diventano parte integrante del paesaggio urbano. Esse prevedono inoltre una rete di trasporto pubblico di superficie connessa alle stazioni della Metropolitana regionale
  • Il ruolo centrale dell’acqua nel processo di rigenerazione urbana. Viene Ripensato radicalmente il ruolo delle direttrici d’acqua riattivando e governando un meccanismo virtuoso di controllo e gestione dell’acqua di falda, in grado di dare corpo e senso al reinserimento delle acque superficiali nel paesaggio urbano attraverso una rete di canali per usi molteplici e un processo di disinquinamento finale attraverso la fitodepurazione
  • L’importanza delle energie rinnovabili per la qualificazione ambientale degli interventi di trasformazione. Il parco e l’intero sistema di nuovi isolati urbani propongono, attraverso il trattamento dell’edificato e l’installazione di grandi e piccoli condensatori energetici all’interno del parco, la centralità delle energie rinnovabili (fotovoltaica, eolica e da biomasse) come motore della progettazione architettonica e ambientale che garantisce l’autosostentamento del fabbisogno energetico pubblico.

Allo stesso tempo, gli edifici – disegnati come isolati-“polder” impostati ad una quota superiore alla quota a quella di falda e ancorati dinamicamente ad una placca strutturale di fondazione per garantire alti standard antisismici – sono progettati con criteri di elevata efficienza energetica.

Scarica la scheda del progetto NaplEST “Riqualificazione aree Kuwait di Napoli”

                     

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