NaplEST - Viva, Napoli vive! https://www.naplest.it Gli imprenditori di “NaplEST - Viva, Napoli vive!” puntano a trasformare il volto degradato della periferia orientale. Tue, 05 Jun 2018 10:15:22 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=3.4.2 Masterplan di sviluppo d’area https://www.naplest.it/2016/05/25/masterplan-di-sviluppo-darea/ https://www.naplest.it/2016/05/25/masterplan-di-sviluppo-darea/#comments Wed, 25 May 2016 15:19:13 +0000 naplest_admin https://www.naplest.it/?p=1172 ]]> MASTERPLAN DI SVILUPPO D’ AREA

NOTA DI SINTESI

Associazione Naplest et Pompei

Gennaio 2016

L’Associazione Naplest et Pompei è stata costituita nel luglio 2015, in continuità con il Comitato Naplest, ed allargando le finalità iniziali allo sviluppo dell’intera AREA METROPOLITANA ORIENTALE di Napoli‐Città metropolitana (resa operativa dalla legge 56/2014).
Il territorio di riferimento così individuato, che unisce i quartieri della periferia orientale della città di Napoli fino ai territori dei comuni di Pompei e Castellammare di Stabia necessita, infatti, di un’unica visione e strategia di area vasta per lo sviluppo antropico che la interessa senza soluzione di continuità, per la comune appartenenza alla zona contigua al Vesuvio, e per la percorribilità in un tempo limitato di 20 minuti sia su gomma che rotaia, che determinano le condizioni per individuare l’intera Area come un unico bacino di mercato.
L’Associazione Naplest et Pompei, immediatamente dopo la sua costituzione, ha ripreso la collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Napoli e con la Regione Campania, con le quali lo stesso Comitato aveva sottoscritto nel marzo 2013 il protocollo relativo al Grande progetto di rigenerazione Urbana della Periferia Orientale (RI.PO. Naplest), da essa ideato e promosso nel precedente quadro di programmazione 2007/2013, e purtroppo non completamente attuato.
Partendo da tale esperienza, e verificando anche le proprie proposte con gli studi e gli indirizzi strategici posti in essere ed in corso di definizione da parte dell’Amministrazione Comunale (vedi ad esempio PUMS, e delibera di GC 525/2012 in tema di adeguamento dell’offerta abitativa) l’Associazione ha predisposto un Masterplan strategico che individua, nell’ambito di una visione di area vasta, una strategia territoriale di sviluppo urbano, sociale ed economico trasversale a tutte le sue componenti.
Tale Masterplan può ben qualificarsi come supporto operativo alle scelte strategiche dell’amministrazione comunale che ivi vengono riprese ed individuare le azioni e gli interventi necessari, pubblici e privati, necessari a rilanciare lo sviluppo dell’area orientale della città di Napoli. La rigenerazione urbana postindustriale di Napoli EST, dovrà avere come direttrici di sviluppo le funzioni
tipiche di una grande città moderna: logistica, terziario avanzato, servizi, ricerca, funzioni di accoglienza speciali destinate alla domanda turistica della grande Pompei, etc.
E’ necessario creare un’osmosi tra il tessuto produttivo (magari coinvolgendo necessariamente le big company pubbliche) e l’Università per determinare la realizzazione di poli di eccellenza e contrastare la fuga dei migliori cervelli.
Napoli EST, anche a seguito della necessaria decompressione demografica che dovrà avvenire sia nel litorale vesuviano, sia ad OVEST della città Metropolitana (Campi Flegrei), si candida a pieno titolo a divenire la “nuova città”, con spazi verdi e standard di qualità residenziale al livello delle città del nord e centro Italia ed europee impossibili da ottenere nel congestionato e vincolato Centro Storico.
Il progetto portante di tutto il Masterplan è il “Green Stream”, un progetto di collegamento su ferro e riqualificazione urbana ad incremento della mobilità sostenibile, che riguarda una nuova visione delle infrastrutture, intese come servizio alla mobilità ed occasione di riqualificazione ambientale ed urbana, sostiene la creazione di spazi pubblici e la diffusione di una qualità urbana che supporti l’insediamento di nuove residenze e di funzioni di eccellenza nella periferia orientale. Questa visione costituisce il punto di partenza per la costruzione di una strategia urbanistico‐ambientale per l’area di Napoli Est.

Si configura così lo sviluppo di una sorta di “flusso verde”, che si struttura e si caratterizza attraverso l’area di Napoli Est come successione di spazi pubblici, strade alberate, piazze, slarghi, giardini, parchi che, relazionandosi e raccordandosi alle diverse specificità dei luoghi attraversati, generano e mettono a sistema nuove centralità urbane, sedi per servizi pubblici, commercio, scambi, cultura, istruzione, sport e tempo libero. Un vero elemento di paesaggio urbano in grado di tenere insieme parti diverse e relazionarle tra loro, creando unità e portando un nuovo ordine che sintetizzi, esalti e rinnovi l’identità composita di Napoli Est, le peculiarità del suo territorio ed il suo ruolo nella città.

Questo sistema di spazi pubblici si configura, quindi, come spina dorsale del rinnovato quartiere ed organizza al suo interno infrastrutture ed attrezzature, dando vita ad un complesso insieme, fatto di preesistenze riqualificate e di nuovi spazi ed infrastrutture, in grado di generare rapporti, processi e collegamenti tra tutti gli elementi della trasformazione, fisica ed immateriale, del tessuto urbano e dell’ambiente nel suo insieme.

La fascia infrastrutturale è attraversata, ove le dimensioni lo consentano, da un cunicolo tecnologico ispezionabile riservato ad accogliere tutte le nuove reti di sottoservizi, in modo da configurarsi come sistema integrato di trasporto, energia e raccolta di rifiuti solidi urbani, nonché sistema ambientale per il controllo delle acque e dell’aria, deputato all’abbattimento dell’inquinamento ed all’aumento della biodiversità.
Un’infrastruttura che si caratterizza anche come elemento di architettura, paesaggio e disegno urbano avendo come prima finalità la riappropriazione dei luoghi, la promozione di una loro maggiore qualità e attrattività e l’aumento del senso civico. Il Green Stream nei suoi tratti fisici si caratterizzerà, innanzitutto, come spazio per la gente, una forma di spazio pubblico aperto, dove passeggiare, andare in bicicletta, correre, incontrarsi, intrattenersi, giocare, allestire eventi, organizzare spettacoli, fare sport. È evidentemente uno spazio di raccordo, che si caratterizza in base alle opportunità e le dimensioni dei luoghi che va ad interessare, acquisendo ove possibile anche valenze specificamente architettoniche, ma presentandosi essenzialmente come un tessuto connettivo continuo.
Il variare della sezione, l’articolazione planimetrica, il tenere insieme preesistenze e nuove edificazioni con infrastrutture esistenti e di progetto, il trattamento composito delle superfici, le diverse geometrie, i tratti rettilinei e gli snodi sinuosi contribuiranno a rendere il Green Stream uno spazio stratificato, flessibile, polifunzionale, polisemico, in grado di rispondere alle più svariate esigenze.
La grande varietà di esperienze percettive, la ricchezza e la diversificazione dei punti di vista e degli scorci, il trattamento variato del suolo ‐ in parte pavimentato, in parte con inserti di verde ‐ rende il percorso stesso un’esperienza visiva e narrativa densa e coinvolgente.
Il Green Stream assume così il carattere di una sequenza articolata di spazi pubblici, di dimensioni e configurazioni diversissime, generosamente disponibili ad essere usati, ad interagire con la presenza dei cittadini che li percorreranno rintracciandovi una risposta ad esigenze di socialità o di raccoglimento interiore, di comunicazione o di contemplazione, di movimento o di sosta.
Il Green Stream vuole essere, innanzitutto, un condensatore di relazioni sociali, e, assecondando la consuetudine per cui la gente generalmente sceglie di stare dove si trova altra gente, la sua sezione è
dimensionata in rapporto ai luoghi che attraversa e lungo il suo percorso si troveranno a secondo delle condizioni e delle disponibilità pensiline, pedane, sedute, chioschi, padiglioni (per servizi pubblici, esposizioni, mercati, negozi, bar, ristoranti, etc.), elementi ed attrezzature di arredo, opere d’arte, fontane e giochi d’acqua, aree per il gioco dei bambini, campi ed attrezzature sportive, aree verdi e giardini ornamentali tematici.
Al suo interno potranno, ove i luoghi e gli spazi a disposizione lo permetteranno, essere delimitate aree per allestire una serie pressoché infinita di eventi ed attività.
Con la sua estensione, le sue dimensioni, la sua differenziazione e la sua ricchezza il Green Stream sarà anche un segno architettonico chiaro, un concetto ordinatore a sostegno dell’identità complessiva di Napoli Est, in grado di salvaguardare e reinterpretare l’identità e l’atmosfera dei luoghi, da area industriale dismessa a spazio generosamente disponibile all’incontro con la città e con la natura. Esso si caratterizza, innanzitutto, come una risorsa per offrire disponibilità e flessibilità di spazio pubblico, una forma non conclusa ma aperta, un terreno comune da sviluppare nel tempo ed in grado di garantire continuità ed ampiamente disponibile ad accogliere cambiamenti futuri.

Lungo la sua estensione la Green Stream si confronta in maniera diretta con il contesto – o meglio con i diversi contesti – di Napoli Est, rendendo chiaro il senso dell’appartenenza del quartiere stesso ad un sistema territoriale, urbano ed ambientale più ampio. Dai suoi spazi si dipartiranno strade, viali, percorsi, elementi di verde e di paesaggio che si conformeranno alle diverse parti circostanti generando un dialogo con ciò che viene conservato e reinterpretato del paesaggio industriale preesistente con la struttura urbana storica, con il patrimonio ancora esistente di orti esterne, con le superstiti trame agrarie e con il nuovo tessuto degli spazi aperti e del costruito.
Nell’attuale situazione di cambiamento, incertezza e diversità il Green Stream offre al territorio di Napoli Est una struttura tale da facilitare e sostenere lo sviluppo integrato delle diverse parti da preservare, riqualificare e trasformare, costituendo nel tempo un’ancora ed una linfa vitale per i loro spazi ed il loro costruito. Il disegno di questo diversificato insieme di infrastrutture avrà origine da una lettura attenta e selettiva della storia di questo territorio e del suo paesaggio.
In tale ottica di sviluppo, il rapporto previsto dal PRG che, all’epoca della sua formulazione, non aveva e non poteva prevedere i vincoli che sarebbero stati posti in epoca successiva dallo studio geologico e dall’analisi sismologica del territorio metropolitano, tra spazi residenziali e spazi destinati a funzioni produttive, va sostanzialmente riequilibrato, anche per adeguare l’offerta abitativa destinata al mercato libero o alle necessità abitative di categorie svantaggiate o da incentivare (nuovi alloggi di edilizia sociale destinati ad es. a giovani coppie).
Risultano universalmente riconosciute le relazioni importanti esistenti tra l’idea‐forza, l’obiettivo globale, la strategia e gli obiettivi specifici di programmi di recupero di aree in degrado socio‐economico; l’idea‐forza è, quindi, intesa, generalmente, come indicazione sintetica dei punti di rottura su cui si intende agire per promuovere lo sviluppo ed il benessere del territorio oggetto di intervento.
L’obiettivo globale di sviluppo, che ha un riferimento immediato con le variabili economiche e sociali dell’area e si collega in maniera stretta ai principali fabbisogni (di benessere, di lavoro, di ambiente e salute) espressi dalle comunità locali, diviene, pertanto, raggiungibile attraverso una strategia composta anche di obiettivi specifici, dando corpo all’idea‐forza che è stata individuata. Tali obiettivi specifici, spesso, risultano legati da una relazione di complementarità e/o di funzionalità; e lo stesso importante legame si registra tra strumenti di incentivazione insistenti sul medesimo territorio che agiscono contemporaneamente.
Sulla base di ciò è noto sin dall’esperienza dei patti territoriali e sia dei Progetti Integrati Territoriali, che interventi in aree ristrette di tipo misto, cioè composti sia da azioni sulle opere pubbliche che da concessioni di aiuti alle imprese (sia agli investimenti materiali che non), massimizzino di frequente il raggiungimento dell’obiettivo del recupero socio‐economico del territorio con la conseguenza che, spesso, essi risultano preferiti rispetto a programmi tesi solo al rafforzamento infrastrutturale della dotazione dell’area target.
Partendo dall’analisi strategica e da tali assunti, si è quindi individuato un programma di interventi e di azioni a breve ed a medio/lungo termine, e finanziate prevalentemente con fondi pubblici, nell’ambito di risorse disponibili o che potrebbero essere messe a disposizione, basato su integrazione, concentrazione ed addizionalità delle stesse, con i seguenti obiettivi:

1. creare le migliori condizioni di contesto per l’attrazione degli investitori e la realizzazione degli investimenti;
2. individuare, programmare, progettare, e realizzare un set di infrastrutture necessarie allo sviluppo produttivo ed al raggiungimento di uno standard di adeguati servizi per i cittadini al livello del resto
d’Italia (per Napoli EST si propone il completamento della realizzazione del Grande progetto e dell’interramento del Traccia, già finanziati nel precedente quadro di programmazione, e per
entrambe le aree si propongono interventi di riqualificazione urbana e per la mobilità, su gomma e su ferro, in coerenza con quanto previsto al PON reti, PON città e POR Campania 2014‐2020);
3. agevolare gli investimenti privati e l’insediamento di nuove imprese attuando leve finanziarie e strumenti di ingegneria finanziaria (costituzione di un fondo di sviluppo urbano con i fondi
comunitari, applicabilità a tutta l’area della legge 181/89, individuazione di fondi per la realizzazione di parchi urbani ed attrezzature urbane a scala territoriale eccedenti gli standard,
regimi de minimis per piccole e medie imprese) e fiscali (rifinanziamento legge sulla zona franca, riduzione IMU, ora IUC),
4. agevolare gli investimenti pubblici e privati attivando procedure dedicate in materia urbanistica ed ambientale (ufficio unico per procedure urbanistiche presso comune di Napoli, delega allo stesso
Comune per le procedure in area SIN, applicabilità immediata di poteri sostitutivi in caso di ritardi degli enti pubblici, applicabilità disciplina legge obiettivo agli appalti, etc.);
5. aiutare la nascita, nell’area di Napoli EST, intorno al nuovo plesso universitario, insediamenti di ricerca e start up innovativa che facciano sistema tra di loro;
6. agevolare per l’area di Napoli EST, la domanda residenziale con finanziamenti al social housing (incremento dotazione fondo FIA per iniziative insistenti sull’area), aiuti all’acquisto ed alla
locazione (a valere sul Fondo nazionale per sostegno alle locazioni);
7. migliorare, nel complesso, la sicurezza (attuazione di un progetto sperimentale a valere sul PON sicurezza) e la vivibilità dei luoghi e contrastare il degrado economico e sociale (mediante progetti
a valere sul PON città e sul POR regione Campania, Fondi FSE, per contrastare la dispersione scolastica, i disagi provocati dai flussi migratori in entrata, ed il degrado sociale di altre categorie
svantaggiate, e l’inclusione dei ROM).
In coerenza con le scelte strategiche e le azioni attivabili per l’area di Napoli Orientale sono stati individuati alcuni interventi di associati dell’Associazione Naplest et Pompei che, congiuntamente con gli investimenti pubblici in progetti infrastrutturali ed azioni immateriali sarebbero in grado di concretizzare, integrando la necessaria concentrazione ed addizionalità, la finalità pubblica di uno sviluppo urbano produttivo e sociale del territorio.
I progetti non presentano difficoltà realizzative dirette di natura economico‐finanziaria, ma sono tutti contraddistinti da difficoltà urbanistiche legate ad una eccessiva rigidità del Piano Regolatore che non consente o, meglio, non consente chiaramente l’applicazione di norme che per espressa previsione del Piano stesso, sarebbero di per sé immediatamente applicabili in quanto sopravvenute e sovraordinate a livello nazionale e regionale. Per alcuni di essi è necessario invece anche un’accelerazione delle procedure autorizzative per la bonifica dei siti eccessivamente lunghe e farraginose.

Il mancato adeguamento dei progetti urbanistici rispetto alla loro configurazione primigenia li rende non più economicamente realizzabili perché non rispondenti al mercato attuale (nel contesto della grande crisi economica che ha colpito il nostro paese) e quindi non più “bancabili”.
Una puntuale analisi costi benefici da contezza del notevole impatto economico e sociale che potrebbe derivare dall’attuazione dell’intero Masterplan rispetto alla situazione attuale in assenza di intervento e ne giustificherà a tutti gli effetti la sua pubblica utilità, ai fini di una sua ampia considerazione ed approvazione anche con procedure accelerate come l’accordo di programma .
A conclusione dello stesso Masterplan sono inoltre proposti percorsi giuridico‐amministrativi di confronto tecnico tra le istituzioni per l’attuazione, l’accompagnamento ed il necessario monitoraggio dell’attuazione dello stesso Masterplan e degli interventi e delle azioni che lo compongono.

Elenco elaborati
Relazione generale
Allegati
A) Cartografie
B) Sintesi Interventi infrastrutturali con tempi e fonti di finanziamento
C) Sintesi Azioni di sostegno con tempi e fonti di finanziamento
D) Riepilogo degli indicatori fisici collegati agli interventi ed alle azioni finanziate con i fondi pubblici
E) Schede e riepilogo degli interventi privati attivabili con individuazione degli ostacoli alla loro
realizzazione
F) Riepilogo degli indicatori fisici collegati agli interventi privati
G) Dettagli analisi costi/benefici
H) Schede su disagi economici delle Municipalità 4 e 6
Il documento del masterplan è riferito ai seguenti atti di programmazione economica:
 Strategia territoriale trasversale di Sviluppo Urbano
 Piano Straordinario per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città
metropolitane
 PO FESR Campania 2014‐2020
 PO FSE Campania 2014‐2020
 Piano d’Azione e coesione 2014‐2020
 PO città Metropolitane
 PON Infrastrutture e reti
 PON imprese e competitività
 PON legalità

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https://www.naplest.it/2016/05/25/masterplan-di-sviluppo-darea/feed/ 0
Protocollo d’intesa per l’attuazione del Grande Progetto Europeo per la Riqualificazione Urbana Area Portuale Napoli Est https://www.naplest.it/2013/09/24/protocollo-d-intesa-grande-progetto-napoli-est/ https://www.naplest.it/2013/09/24/protocollo-d-intesa-grande-progetto-napoli-est/#comments Tue, 24 Sep 2013 07:01:19 +0000 naplest_admin https://www.naplest.it/?p=1149 ]]> Pubblichiamo il protocollo d’intesa per l’attuazione del Grande Progetto:

“Riqualificazione Urbana Area Portuale Napoli Est”

firmato da:

  • Regione Campania
  • Comune di Napoli
  • Comitato NaplEST
  • Unione Industriali di Napoli
  • ACEN
  • Fintecna Immobiliare s.r.l.

Protocollo firmato il 18 3 2013 (PDF 1.0 Mb)

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https://www.naplest.it/2013/09/24/protocollo-d-intesa-grande-progetto-napoli-est/feed/ 0
NaplEST presente a Eire 2012 https://www.naplest.it/2012/10/20/naplest-presente-a-eire-2012/ https://www.naplest.it/2012/10/20/naplest-presente-a-eire-2012/#comments Sat, 20 Oct 2012 11:27:44 +0000 naplest_admin https://www.naplest.it/?p=971 ]]> Presentati a Milano, nella cornice dell’Eire 2012, i più articolati progetti per lo sviluppo di Napoli e della Campania. All’Expo Italia Real Estate, che si conferma la più importante manifestazione per l’immobiliare in Italia, gli attori economici e istituzionali del territorio hanno promosso le più interessanti (e attrattive) progettualità messe in campo dalla sinergia pubblico-privata che, ad oggi, risulta la sola capace di ‘quotare’ aspettative e di offrire risposte in termini di crescita, occupazione e riqualificazione.
Nell’elegante stand promosso dalla Camera di Commercio, con la sua azienda speciale Borsa Immobiliare di Napoli, erano presenti l’Associazione Costruttori Edili di Napoli, l’Unione Industriali di Napoli, il Comune di Napoli e la Regione Campania. Insieme per promuovere i ‘gioielli di casa’: il programma Pompei e il progetto NaplEst.
Alla presentazione hanno preso parte l’assessore all’Urbanistica della Regione Campania Marcello Taglialatela, il presidente della Camera di Commercio Maurizio Maddaloni, il presidente dell’Acen Rudy Girardi e gli imprenditori Marilù Faraone Mennella e Ambrogio Prezioso, fortemente impegnati nei due complessi progetti di riqualificazione urbana e di rilancio del tessuto economico e sociale della città e dell’area vesuviana.
Il ‘concept’ delle iniziative parte da una scelta precisa: fare sistema. Sempre più spesso, del resto, si sente parlare della necessità di reti e la difficile condizione economica generale richiede o, forse, impone, un cambio radicale. Saper coinvolgere le migliori energie intorno a progetti condivisi e obiettivi comuni è dunque l’unico modo per vincere sfide complesse.

    

  

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Naplest e gli altri progetti dell’area orientale https://www.naplest.it/2012/10/20/naplest-area-orientale/ https://www.naplest.it/2012/10/20/naplest-area-orientale/#comments Sat, 20 Oct 2012 10:03:43 +0000 naplest_admin https://www.naplest.it/?p=943

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https://www.naplest.it/2012/10/20/naplest-area-orientale/feed/ 0
Statuto del Comitato NaplEST https://www.naplest.it/2012/07/30/statuto-del-comitato-naplest/ https://www.naplest.it/2012/07/30/statuto-del-comitato-naplest/#comments Mon, 30 Jul 2012 11:14:49 +0000 naplest_admin https://www.naplest.it/?p=850 A breve lo statuto

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https://www.naplest.it/2012/07/30/statuto-del-comitato-naplest/feed/ 0
NaplEST https://www.naplest.it/2012/07/10/naplest/ https://www.naplest.it/2012/07/10/naplest/#comments Tue, 10 Jul 2012 15:43:52 +0000 naplest_admin https://www.naplest.it/?p=803 ]]>

Progetti  di trasformazione del settore orientale di Napoli.

Cambiare il volto di Napoli o per lo meno di una sua estesa porzione. Cambiare funzioni e qualità della vita trasformando una parte della città abitata da 450mila persone, porta d’accesso orientale alla metropoli e cerniera con tutti i comuni della fascia vesuviana, un tempo eccellenza dell’industria nazionale e poi, dopo lo spartiacque del terremoto dell’Ottanta, divenuto simbolo della desertificazione produttiva del meridione.

L’idea di NaplEst, e la sfida, è stata lanciata da un gruppo di imprenditori che dopo l’approvazione del Prg accogliendo le opportunità determinate dall’approvazione delle regole urbanistiche, senza ricorrere a finanziamenti pubblici hanno inaugurato una nuova stagione del fare e attivato propri investimenti, intraprendendo progetti di valorizzazione della zona orientale partenopea, quella che racchiude in se il più alto potenziale per il cambiamento; e che poi, partendo dalla considerazione che troppo spesso il nome della città è associato a degrado, inefficienze, rifiuti e criminalità, hanno deciso di riunirsi in un comitato, NaplEST, per fare sistema, per dimostrare alla  comunità, all’opinione pubblica italiana ed internazionale, che Napoli è una metropoli viva, che rifiuta con forza le stimmate di città perduta. La Napoli che vive deve poter diventare un obiettivo fortemente voluto e condiviso dall’intera comunità per diventare un movimento d’opinione, un progetto di tutti, un trampolino di lancio.

Creare futuro in un luogo dove anche solo la parola può apparire senza valore, questa è l’idea alla base dell’intero progetto teso a rimarcare che la città, i suoi uomini e i suoi imprenditori non si rassegnano all’inedia e al fallimento. NaplEST, Viva Napoli Vive, questo lo slogan coniato per l’evento di presentazione dell’iniziativa il 10 giugno del 2010. NaplEst: ossia, Napoli Est, Napoli è, ma anche Napoli Est, un terzo della città, la zona da cui ha inizio un’operazione che mira ad innescare una spirale positiva che coinvolga, a più ampio spettro, l’intera comunità,

I singoli progetti, localizzati nei quartieri di Poggioreale, Barra, San Giovanni a Teduccio e Ponticelli, riguardano temi diversi: dalla riqualificazione urbana di aree industriali dimesse o fortemente degradate, alla individuazione di nuove aree verdi, dalla sistemazione del water front, alla realizzazione di infrastrutture. Gli interventi prevedono una mixité di funzioni: la residenza, servizi di quartiere e grandi attrezzature per la cultura ed il tempo libero, attrezzature per il commercio e la logistica, per il turismo e il diportismo, attività direzionali, l’artigianato e la produzione di beni e servizi, nuovi spazi aperti di qualità come parchi e luoghi di incontro. NaplEST è dunque bonifica ambientale ed ecologia, sviluppo, lavoro e occupazione, riqualificazione urbana, cultura, musica, editoria, legalità, civiltà, progresso.

La trasformazione investe un’area di oltre 265 ettari, di cui 90 (circa il 40% del totale) destinati a parco, le iniziative residenziali rappresentano il 23% delle opere complessive. Anche sul piano dell’occupazione l’impatto è rilevante: i progetti di NaplEST daranno lavoro a 15.000 persone per tre anni, creando nuova occupazione stabile a regime per 26.000 unità. In sintesi, si prefigura il processo di trasformazione urbanistico-sociale attualmente più grande d’Europa.

Un complesso di progetti che riguardano un investimento con risorse private che supera i 2,3 miliardi di euro, senza includere la realizzazione delle opere per la realizzazione di una nuova tratta della Metropolitana, che, in un contesto tradizionalmente territorio di spesa pubblica, rappresentano, un segnale forte e concreto delle tante energie positive presenti. E dunque si è delineata un’inversione di tendenza da supportare come processo. Progetti che, seppure nati in tempi diversi e con percorsi differenti, si sono ritrovati sotto lo stesso slogan per promuovere la riqualificazione di questo settore urbano mediante l’attivazione di una grande operazione di marketing territoriale capace di rendere l’intera comunità locale parte attiva dell’iniziativa e così attrarre anche ulteriori investimenti.

Ma NaplEST, dalla sua nascita ad oggi ha cambiato pelle, crescendo e implementando la propria mission. Il nucleo promotore dell’operazione che era composto da 16 realtà imprenditoriali impegnate in piani di sviluppo immobiliare, si è costituito un comitato permanente di cui fanno parte ulteriori 8 soggetti, tra i quali anche realtà produttive già presenti nell’area, con l’obiettivo di svolgere tutti insieme un’azione di promozione e rilancio del territorio in una prospettiva più ampia.

Sono stati affrontati temi fondamentali quali: quello della riqualificazione infrastrutturale contribuendo al percorso di realizzazione di importanti nodi, quello della sicurezza della vigilanza e della protezione di un’area “difficile”, quello della condivisione sociale coinvolgendo alcune scuole e parrocchie presenti nell’area nella creazione di un vero e proprio laboratorio. Per le imprese coinvolte è una maniera concreta per “fare sistema”. Non si tratta di sostituirsi alle istituzioni, ma di lavorare in sinergia con loro e impegnarsi nella realizzazione di azioni concrete per il riscatto socio-economico dell’area metropolitana.

CARTA DEI PROGETTI NAPLEST
cartina Naplest

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https://www.naplest.it/2012/07/10/naplest/feed/ 0
Piano di recupero della ex Manifattura Tabacchi https://www.naplest.it/2011/10/20/piano-di-recupero-della-ex-manifattura-tabacchi/ https://www.naplest.it/2011/10/20/piano-di-recupero-della-ex-manifattura-tabacchi/#comments Thu, 20 Oct 2011 15:50:31 +0000 naplest_admin https://www.naplest.it/?p=1017 ]]> “Next il futuro di Napoli est adesso”

Ubicazione: 4° Municipalità, Poggioreale, Gianturco
Promotore e soggetto attuatore: Fintecna Immobiliare s.r.l. (gruppo Fintecna)
Progettisti: MCA Mario Cucinella, Land, In.Co.Set.
Dati Dimesionali/quantitativi Valore dell’investimento: 250 €/mln circa
Costo urbanizzazioni: 47 milioni €/mln
Area di intervento: 160.000 mq
Cubatura complessiva: 588.000 mc
Superfici/attività insediate: Residenza n. 600 alloggi, 80 unità commerciali di commercio di vicinato, 4 unità
di media distribuzione, un edificio scolastico, un’area mercatale di oltre 2.600 mq, spazi di verde attrezzato
e parco per 41.000 mq, viabilità e spazi pubblici 43.000 mq, impianto di sollevamento acque nere a servizio
dell’intero quartiere
Parcheggi: parcheggio in struttura di 8 livelli per circa 600 posti auto oltre 150 posti auto a raso
Stato di avanzamento: Delibera di approvazione PUA pubblicata sul BURC del 10 ottobre 2011; sono in
corso le attività di progettazione delle opere pubbliche e la predisposizione della convenzione attuativa.
Tempi di realizzazione: si prevede la ultimazione dell’intero programma entro il 2016

Scarica la scheda del progetto NaplEST “Piano di recupero della ex Manifattura Tabacchi”

              

 

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https://www.naplest.it/2011/10/20/piano-di-recupero-della-ex-manifattura-tabacchi/feed/ 0
Area Ex ICMI https://www.naplest.it/2011/10/20/area-ex-icmi/ https://www.naplest.it/2011/10/20/area-ex-icmi/#comments Thu, 20 Oct 2011 15:19:20 +0000 naplest_admin https://www.naplest.it/?p=1012 ]]> Intervento di reindustrializzazione dell’area ex ICMI di via Ferrante Imparato

“Next il futuro di Napoli est adesso

Ubicazione: 6° Municipalità, Barra
Promotore e soggetto attuatore: Fintecna Immobiliare s.r.l. (gruppo Fintecna)
Progettisti: Essegi Ingegneria, I.TA.CA
Dati Dimesionali/quantitativi Valore dell’investimento: 150 €/mln circa
Costo urbanizzazioni: 8 milioni €/mln
Area di intervento: 210.000 mq
Cubatura complessiva: 400.000 mc
Superfici/attività insediate: Insediamento Whirpool/consorzio Genesisi 48.000 mq, PMI 22.000 mq, altri spazi a servizio degli insediamenti industriali 25.000 mq, parco attrezzato e sport 40.000 mq
Parcheggi: parcheggi pubblici 4.000 mq
Stato di avanzamento: rilasciati permessi di costruire, sono in corso le attività di progettazione delle urbanizzazioni per la stipula della convenzione attuativa.
Tempi di realizzazione: si prevede la ultimazione dell’intero programma entro il 2016

Scarica la scheda del progetto NaplEST “Area Ex ICMI”

    

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Borgo Napoli Est https://www.naplest.it/2011/10/20/borgo-napoli-est/ https://www.naplest.it/2011/10/20/borgo-napoli-est/#comments Thu, 20 Oct 2011 15:13:04 +0000 naplest_admin https://www.naplest.it/?p=1007 ]]> Soggetto Attuatore: Colella Industria Spa
Nome del Progetto: Borgo Napoli Est
Localizzazione: Quartiere San Giovanni. L’area si estende tra Via delle Repubbliche Marinare , Via stefano Barbato , e Via Volpicella , con 3 ingressi nelle 3 diverse strade
Area di intervento: 29.000 Mq circa , dei quali 18.000 mq coperti su 1 livello
Costo Complessivo degli Investimenti: 6 Milioni di Euro
Tempi di Realizzazione: 3 anni 2011 /2013
Stato di Attuazione: Realizzazione in corso
Dipendenti in fase di Cantiere: 20 Persone circa
Dipendenti a Regime: 50 Persone circa
Progettista: Ingegnere Edoardo Vegliante
Descrizione del Progetto: Riqualificazione di un ‘immobile industriale, per realizzare un Centro Multifunzionale per logistica, attività industriali, commerciali ed artigianali, nonché di servizi, con buona disponibilità di parcheggi; sono previste anche aree per uffici e servizi , nonché aree show room.
L’area, molto ampia e perfettamente attrezzata, è collocata in una posizione logistica ottimale: vicino ai principali nodi autostradali, con collegamento alla tangenziale ed all’aeroporto; vicino al porto commerciale e containers; posizionata all’ingresso della città, e lungo l’arteria che collega i paesi vesuviani alla stazione centrale ed al centro della città di Napoli.
L’immobile, collocato all’interno della Zona Franca Urbana, si inserisce in un’area in grande trasformazione urbana, sulla base delle necessità imposte dal Nuovo Piano Regolatore, che
prevede la riqualificazione dell’intera area di Napoli Est, nella quale sono previsti i servizi per la città, la grande distribuzione e la logistica, nonché la crescita di abitazioni e di attività per il tempo libero.
Le attività previste si integrano, e si completano con i numerosi altri progetti in corso, sviluppati dalle altre iniziative che fanno parte di NaplEST. I lavori in corso, prevedono una ristrutturazione dell’ immobile per aumentarne i requisiti di coibentazione, efficienza e risparmio Energetico. Viene curata l’estetica e la funzionalità, nonché la versatilità. Si realizzano spazi ampi attrezzati, autonomi e ben accessibili, per piccole e medie aziende operanti in settori ecologicamente compatibili, in un complesso vigilato ed in sicurezza, e con i principali servizi centralizzati.

Scarica la scheda del progetto NaplEST “Borgo Napoli Est”

               

 

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Complesso Le Due Torri https://www.naplest.it/2011/10/20/complesso-le-due-torri/ https://www.naplest.it/2011/10/20/complesso-le-due-torri/#comments Thu, 20 Oct 2011 15:05:46 +0000 naplest_admin https://www.naplest.it/?p=1000 ]]> Intervento di recupero del sito industriale dismesso di un ex vetreria in via Ferrante Imparato

Promotore: Le Due Torri Srl

Ubicazione: MUNICIPALITA’ 4, circoscrizione BARRA, via Ferrante Imparato

Costo complessivo: circa 20 milioni di euro

dati dimensionali: superficie fondiaria 49.000 mq, di cui circa 21.600 mq. Coperti

interventi previsti: risanamento conservativo e nuova distribuzione interna degli spazi

Tempi di realizzazione: si prevede il completamento dei lavori entro il 2013.

Descrizione del progetto: Il complesso in oggetto era un ex opificio industriale dedito alla produzione del vetro (ex vetreria Ricciardi).
Da circa un triennio il sito è oggetto di trasformazione da parte di alcuni imprenditori locali che sono intervenuti in un’opera di risanamento conservando la configurazione storica.
L’immobile, individuato quale complesso industriale da salvaguardare, è costituito da quattro fabbricati su vari livelli ed è oggetto di lavori di riqualificazione ambientale, di risanamento conservativo e nuova distribuzione interna degli spazi per la realizzazione di un complesso per la produzione di beni e servizi.

Scarica la scheda del progetto NaplEST “Complesso Le Due Torri”

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