Progetti di rigenerazione tra la zona orientale della città e la buffer zone di Pompei
Espandere le azioni di rigenerazione urbana dall’area orientale di Napoli ai nove comuni vesuviani della Buffer Zone di Pompei. La sfida lanciata nel 2010 su Napoli Est si rinnova e, dai quartieri di Poggioreale, Barra, San Giovanni a Teduccio e Ponticelli, arriva ad abbracciare l’intera area metropolitana vesuviana e costiera. Nasce così nel luglio 2015 l’Associazione Naplest et Pompei, che raccoglie il testimone di iniziative, esperienze e potenza progettuale messo in campo negli ultimi anni dal Comitato Naplest.
Ogni modello di riqualificazione urbana nonché di sviluppo economico e sociale che intenda essere realmente efficace per Napoli orientale non può infatti prescindere da una visione di macro area che comprenda anche la zona vesuviana costiera, tanto più alla luce della costituzione della Città metropolitana di Napoli (terza in Italia per abitanti ma prima per densità abitativa).
Animati da un'unica visione strategica e dalle medesime logiche operative basate esclusivamente sull’iniziativa privata e in sinergia con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative, l’Associazione Naplest et Pompei ha sviluppato due masterplan relativi alla zona di Napoli orientale ed alla zona di Pompei e buffer zone.
Il masterplan relativo all'area di Napoli Orientale, già predisposto, ha individuato un programma di interventi e di azioni a breve e a medio/lungo termine su un’area di oltre 265 ettari nei quartieri di Poggioreale, Barra, San Giovanni a Teduccio e Ponticelli di cui 90 (circa il 40% del totale) destinati a parco.
Il masterplan relativo alla buffer zone di Pompei, nell’ambito di una visione di area vasta, mette in campo una strategia territoriale di sviluppo urbano, sociale ed economico che coinvolge nove comuni: Portici, Ercolano, Torre del Greco, Torre Annunziata, Pompei, Castellammare di Stabia, Trecase, Boscoreale e Boscotrecase, per un’estensione territoriale di 77 Kmq (7.683,85 ettari).
Il masterplan si inserisce tra le attività di supporto che l’Associazione Naplest et Pompei si è impegnata a fornire all’Unità Grande Progetto Pompei indicata dal Governo come responsabile dell’elaborazione di un Piano Strategico per lo sviluppo armonico della buffer zone ispirato a quattro linee strategiche: 1) miglioramento delle vie di accesso e interconnessioni ai siti con aree archeologiche; 2) recupero ambientale dei paesaggi degradati e compromessi; 3) riqualificazione e rigenerazione urbana; 4) promozione di erogazioni liberali, sponsorizzazioni e forme di partenariato pubblico-privato.
La partnership tra l'Associazione Naplest et Pompei e l'Unità Grande Progetto Pompei è stata siglata sulla base di un protocollo sottoscritto il 26 settembre 2016.