NaplEST

Progetti  di trasformazione del settore orientale di Napoli.

Cambiare il volto di Napoli o per lo meno di una sua estesa porzione. Cambiare funzioni e qualità della vita trasformando una parte della città abitata da 450mila persone, porta d’accesso orientale alla metropoli e cerniera con tutti i comuni della fascia vesuviana, un tempo eccellenza dell’industria nazionale e poi, dopo lo spartiacque del terremoto dell’Ottanta, divenuto simbolo della desertificazione produttiva del meridione.

L’idea di NaplEst, e la sfida, è stata lanciata da un gruppo di imprenditori che dopo l’approvazione del Prg accogliendo le opportunità determinate dall’approvazione delle regole urbanistiche, senza ricorrere a finanziamenti pubblici hanno inaugurato una nuova stagione del fare e attivato propri investimenti, intraprendendo progetti di valorizzazione della zona orientale partenopea, quella che racchiude in se il più alto potenziale per il cambiamento; e che poi, partendo dalla considerazione che troppo spesso il nome della città è associato a degrado, inefficienze, rifiuti e criminalità, hanno deciso di riunirsi in un comitato, NaplEST, per fare sistema, per dimostrare alla  comunità, all’opinione pubblica italiana ed internazionale, che Napoli è una metropoli viva, che rifiuta con forza le stimmate di città perduta. La Napoli che vive deve poter diventare un obiettivo fortemente voluto e condiviso dall’intera comunità per diventare un movimento d’opinione, un progetto di tutti, un trampolino di lancio.

Creare futuro in un luogo dove anche solo la parola può apparire senza valore, questa è l’idea alla base dell’intero progetto teso a rimarcare che la città, i suoi uomini e i suoi imprenditori non si rassegnano all’inedia e al fallimento. NaplEST, Viva Napoli Vive, questo lo slogan coniato per l’evento di presentazione dell’iniziativa il 10 giugno del 2010. NaplEst: ossia, Napoli Est, Napoli è, ma anche Napoli Est, un terzo della città, la zona da cui ha inizio un’operazione che mira ad innescare una spirale positiva che coinvolga, a più ampio spettro, l’intera comunità,

I singoli progetti, localizzati nei quartieri di Poggioreale, Barra, San Giovanni a Teduccio e Ponticelli, riguardano temi diversi: dalla riqualificazione urbana di aree industriali dimesse o fortemente degradate, alla individuazione di nuove aree verdi, dalla sistemazione del water front, alla realizzazione di infrastrutture. Gli interventi prevedono una mixité di funzioni: la residenza, servizi di quartiere e grandi attrezzature per la cultura ed il tempo libero, attrezzature per il commercio e la logistica, per il turismo e il diportismo, attività direzionali, l’artigianato e la produzione di beni e servizi, nuovi spazi aperti di qualità come parchi e luoghi di incontro. NaplEST è dunque bonifica ambientale ed ecologia, sviluppo, lavoro e occupazione, riqualificazione urbana, cultura, musica, editoria, legalità, civiltà, progresso.

La trasformazione investe un’area di oltre 265 ettari, di cui 90 (circa il 40% del totale) destinati a parco, le iniziative residenziali rappresentano il 23% delle opere complessive. Anche sul piano dell’occupazione l’impatto è rilevante: i progetti di NaplEST daranno lavoro a 15.000 persone per tre anni, creando nuova occupazione stabile a regime per 26.000 unità. In sintesi, si prefigura il processo di trasformazione urbanistico-sociale attualmente più grande d’Europa.

Un complesso di progetti che riguardano un investimento con risorse private che supera i 2,3 miliardi di euro, senza includere la realizzazione delle opere per la realizzazione di una nuova tratta della Metropolitana, che, in un contesto tradizionalmente territorio di spesa pubblica, rappresentano, un segnale forte e concreto delle tante energie positive presenti. E dunque si è delineata un’inversione di tendenza da supportare come processo. Progetti che, seppure nati in tempi diversi e con percorsi differenti, si sono ritrovati sotto lo stesso slogan per promuovere la riqualificazione di questo settore urbano mediante l’attivazione di una grande operazione di marketing territoriale capace di rendere l’intera comunità locale parte attiva dell’iniziativa e così attrarre anche ulteriori investimenti.

Ma NaplEST, dalla sua nascita ad oggi ha cambiato pelle, crescendo e implementando la propria mission. Il nucleo promotore dell’operazione che era composto da 16 realtà imprenditoriali impegnate in piani di sviluppo immobiliare, si è costituito un comitato permanente di cui fanno parte ulteriori 8 soggetti, tra i quali anche realtà produttive già presenti nell’area, con l’obiettivo di svolgere tutti insieme un’azione di promozione e rilancio del territorio in una prospettiva più ampia.

Sono stati affrontati temi fondamentali quali: quello della riqualificazione infrastrutturale contribuendo al percorso di realizzazione di importanti nodi, quello della sicurezza della vigilanza e della protezione di un’area “difficile”, quello della condivisione sociale coinvolgendo alcune scuole e parrocchie presenti nell’area nella creazione di un vero e proprio laboratorio. Per le imprese coinvolte è una maniera concreta per “fare sistema”. Non si tratta di sostituirsi alle istituzioni, ma di lavorare in sinergia con loro e impegnarsi nella realizzazione di azioni concrete per il riscatto socio-economico dell’area metropolitana.

CARTA DEI PROGETTI NAPLEST
cartina Naplest

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